Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/703

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XIII. Akri io altra città. 682 unno di Pietro di Blois (ep. i54), poiché, come altre volte abbiamo osservato, a lui sono state per errore attribuite alcune lettere che sono veramente di Pier delle Vigne, ed ivi vedesi chiaramente espresso il nome di questo gramatico, cioè Gualtero (*). Di lui però, nè di verun altro professore di questa università, non abbiamo alcuna particolare contezza. XIII. In somigliante maniera le altre università e le altre pubbliche scuole doveano avere i loro proprii professori di gramatica. Così nel monumento da noi altrove accennato dell’erezione dell’università di Vercelli veggiamo espressi due professori di quest’arte; ed è verisimile che ogni città ne avesse alcuni i quali almeno insegnassero a’ fanciulli i primi elementi gramaticali (a). Ma non sappiamo di alcun tra essi (’) li Gualtero gramático qui nominato è quegli probabilmente di cui nella libreria di S Salvadore in Bologna si ha un codice nis. col titolo: Speculum Artis Grammatieae. L’autore ivi è detto Gualtcrius Oscular, ma forse dee leggersi Guaherius Esculanus. E io non so se quest’opera sia diversa da quella che conservasi nella libreria Nani in Venezia, e che è intitolala Gttalterii Esculani Dedi gnomi um Linguae Latinae, e fu da lui cominciata iu Bologna nel 1229, e compiuta poi in Napoli (Codio. MSS. Bibl. Nan. p. 160). (a) Un professore di gramatica in Modena, da niun finor rammentato, ci si scuopre in un codice posseduto dal ch. sig. D. Jacopo Morelli che cortesemente me ne ha comunicata la notizia. Egli è un certo Boto da Vigevano , che qui insegnava nel 1234, e di lui è un opuscolo nel detto codice contenuto, che secondo l’uso di quel secolo s’intitola Liber Dictatoriae facultatis. Ecco com’egli con un’eloquenza di nuovo genere comincia il suo libro: Si mihi altitonans Jesus Chris tus