Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/154

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PRIMO I I 7 (Script. Rer. ital. voi. 20, p. 939). Essi sono in numero di 71, oltre i due bidelli; e 37 di essi son nominati come professori qual di una qual di altra parte del Diritto canonico e del civile; gli altri sono per altre scienze, tra le quali veggiam nominata la lettura di Dante, la lettura di Seneca e la lettura degli autori. I due più celebri, che qui ci si offrono, sono il famoso Baldo lettor del Codice ordinario collo stipendio di lire 164 al mese, e Marsiglio di Santa Sofia collo stipendio di 170, 6,8 compresa la pigion della casa. Gli altri stipendj sono notabilmente minori, essendo i maggiori tra essi due di lire 66 al mese, e due di lire 53, e ve ne ha 22 di sole 4 lire ogni mese. Io credo bensì probabile che non tutti cotal professori leggessero nello stesso anno 1399, e che l’annalista alcuni ne abbia aggiunti che forse tennero scuola ne’ primi anni del secol susseguente; dico ne’ primi, perciocchè io non trovo tra essi alcuno di cui si sappia che vivesse più tardi assai; e per altra parte lo Studio di Piacenza, come vedremo nel tomo seguente , non ebbe troppo lunga vita; onde convien credere ne• eessariamente che sì gran numero di professori, se non appartiene al solo anno 1399, non debba però distendersi molto più oltre. Se il Gatti avesse esaminato con diligenza le antiche memorie di quella università, avrebbe potuto raccogliere e comunicarci su di ciò le opportune notizie. Ma egli dopo aver impiegata la maggior parte del suo libro in parlare dell’università di Pavia, quando essa ancora non esisteva, appellila giunto al tempo in cui ella