Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/214

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PRIMO fjn bramate; e io mi compiaccio di averti additato il nome di un uomo che non era conosciuto in Francia, e cK io farò noto anche in Italia. Or ecco ciò di io desidero. S. Agostino ha fatti, se non erro, sette libri della Musica, che in Italia non irò vansi. Spero che costì possan essere in qualche libreria; di grazia fa che se ne cerchi con diligenza; e il mio Buonac corso li farà copiare. Odo, ma non so se sia vero (e non fu vero di fatti), che Andreolo Arese cancelliere del duca di Milano, che sempre dimora in Francia, ha trovate intere le Istituzioni di Quintiliano, che noi abbiamo assai imperfette. Ti prego pertanto, se così è, di fare in modo che Buonaccorso possa diligentemente copiarle: desidero di avere amendue questi libri, benchè del primo ho speranza maggiore, in ottimo carattere, e somigliante, quanto più è possibile, alC italiano. L’ab. Mehus ragiona ancora diffusamente (ib. p. 330) de’ molti codici, onde nel decorso di questo secolo furono accresciute le Biblioteche di Santa Croce de’ Minori, e di Santa Maria Novella dei Predicatori nella stessa città di Firenze; e riguardo alla prima principalmente ne reca in pruova più codici che ancor si conservano, in cui si leggono i nomi de’ religiosi che li copiarono, o ne fecer dono alla lor biblioteca. Ancor di Luigi Marsigli celebre teologo agostiniano, di cui parleremo nel libro seguente, leggiamo che raccolti avendo da ogni parte non pochi codici, ne fe’ poi dono alla biblioteca del suo convento in Firenze (V. Mehus Vita Ambr. camald. p. 286). Copiosa ancora per riguardo a quei tempi era la biblioteca del Tuaboschi , Voi. V. 12