Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/243

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IV. Elogi fisso: sue jwre. 2o6 LIBRO S. Giambattista fatto l1 anno 1334 5 ma ^ pi’inio legge habitus in Domo maiori, il secondo in Domo Minorum. Ma quanto alla prima loro contraddizione, parmi che debbasi maggior fede alla lezione del Mehus; perciocchè non solo il du Boulay afferma (Hist. Univ. Paris. t. 4, p• 989) che l’anno 1336 egli ebbe quell’onorevole carica, ma l’ab. de Sade aggiugne (Mém. de Petr. t. 1 , p. 3i 1, ec.) che ciò pruovasi ancora dal Registro della Lettere di Benedetto XII da lui veduto, ove si legge la bolla con cui il papa il dichiara cancelliere della chiesa di Parigi (che era insiem cancelliere delP università), e gli conferisce un canonicato nella Chiesa di nostra Signora. Il Villani, secondo la traduzione italiana, dice che Roberto tenne quel posto per 40 anni; ma nell’originale latino, qual è stato pubblicato dal Mehus, si legge xi, ove però l’editore avverte doversi leggere xiii, e così fu veramente, se vogliam credere al du Boulay il quale potè vedere gli antichi registri, e che afferma lui esser morto . l’anno 1349 Deesi dunque correggere l’errore di tutti quegli scrittori citati dal ch. Mazzucchelli nelle sue note al Villani e nei suoi Scrittori Italiani, che ne prolungan la vita fino oltre all’anno i3()2. IV. In quale stima egli fosse pel suo sapere, non solo cel mostra l’onorevol carica che gli fu affidata, ma il vederlo inoltre scelto per uno di quei teologi che per ordin del re Filippo di Valois esaminarono l’anno 1333 la famosa e allora sì dibattuta questione della vision beatifica conceduta alle anime de’ giusti innanzi