Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/482

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SECONDO 44^ annoverano dal conte Mazzucchelli (Scritt. ital. t’a, par. 3, p. 1911) (a). XI. Scarse parimente son le notizie che ci ^pie. dà il Panciroli di Lambertino e di Francesco jjj Ramponi bolognesi (c. 5y)m, perciocché del primo stentili tlu nuli1 altro ci dice, se non che ei fu per più Ramponi! anni professore in Bologna; che scrisse alcune opere che or son perite; che trattò con molto applauso le cause nel foro; e che fu assai stimato da Cino che gli era stato scolaro: del secondo narra soltanto che fu professore in Padova, in Pisa, in Bologna, e che a Padova fu chiamato l’an 1400. Ma il primo appartiene al secolo precedente, e noi allora ne abbiam brevemente parlato , rimettendo chi ne brama più copiose notizie all1 esattissimo P. Sarti. Del secondo dobbiam qui ragionare, ed ei fu uomo di sì gran fama a’ suoi tempi, che merita che con diligenza ne ricerchiamo. L1 Alidosi il fa professore in Bologna nel 1350 (Dott. bologn. di Legge, p. 77), e il dice figliuolo di Raimondo; nel che consente il Ghirardacci che lo annovera tra gli anziani del 1359 (Stor. di Bol. t. 2, p. 237) e tra i professori della università negli anni 1365, 1384 (in cui aggiugne che avea 300 fiorini di stipendio), 1390 e 1400 (ivi, p. 289, 450, 514)• Nel 1376 il veggiamo nominato tra’ cinquecento che formavano il Consiglio della città (ivi, p. 352); presente nel 1378 alla laurea con grande solennità conferita a’ (a) Altre più copiose notizie del lìottrigaro si posson vedere presso il eh. conte Fantuzzi (Scritt. bologn. t. 2, /?. 33o , ec.).