Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/518

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SECONDO 4Sl cardinali dispósti a farla, di ritirarsi a Fondi. Così il Collenuccio^ Nel qual racconto vi ha forse più cose che non si possono ammetter per vere; e quella singolarmente che il principal motivo dell1 elezione dall’antipapa fosse l’affronto da Urbano fatto a Niccolò; mentre tutti gli storici contemporanei ne arrecano per ragione l’asprezza da Urbano usata inverso de’ cardinali. Ma che Niccolò avesse gran parte nell’elezione dell’antipapa Clemente VII, ne abbiam pruove meno dubbiose. Ne’ Giornali napoletani, pubblicati dal Muratori, ne troviamo un distinto ragguaglio, il quale, benchè vi si trovino alcuni errori nelle date e ne’ nomi, sembra nondimeno veridico ed esatto (Script. Rer. ital. vol. 21, p. io3y). A Ili 23 di Maggio i3^9 (13y8) Messer Niccola Spinello di Giovenazzo, detto Niccola di Napole, Dottor di Legge, convitò la Regina alla casa sua a Nido, e quel giorno fu fatto lo consiglio di fare un altro Papa... e lo detto Messer Niccola con uno Galeone et una Galera andoe per lo Conte di Fundi. Alli 23 di Giugno venne lo Conte di Fundi in Napoli con Messer Niccola, e si concertò farsi lo Papa a Fundi, e per questo effetto mandorno Messer Niccola e lo Conte di Caserta per condurre lo Cardinale di Ginevra, e otto altri Cardinali, quali si erano fuggiti da Roma, subito che videro queste discordie, et erano andati ad Avignone (dee leggersi Anagni). Nè questo è il solo monumento della parte avuta da Niccolò nell’elezione di Clemente VII. Andrea Gataro, scrittore contemporaneo, racconta (ib.vol. 17, p. 262) Tiraboschi, Voi. V. 3i