Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/550

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SECONDO 5I3 poscia dì peste nell’anno medesimo (ib. p• 173) in età , come dice l’Alidosi (l. cit p. 167), di soli 25 anni , lasciando alcune opere legali che da’ giureconsulti antichi si allegano; Gabriele Oseletto modenese, di cui il Panciroli cita due versi (c. 65), e di cui alcune altre notizie veder si possono presso il Vedriani (Dott modon, p. 53) (a) 5 Giambatista Al Fani perugino marito di Nella figlia di Bartolo, e autor di un’opera sopra gli Arbitri (Panc. c. 67); Egidio Cavitelli cremonese che dal Borsetti , dopo altri sciiti ori, si annovera (Hist. Gymn. ferrar, t. 2, p. 6) tra’ primi professori dell* università di Ferrara; Jacopo Pagliatense professore in Siena e in Perugia, e maestro di Baldo (Panc. c. 68); Francesco Albergotti scolaro di Baldo (id. c. 70), di cui pure fa menzione Matteo Villani , dicendo che in una controversia tra i Fiorentini e i Bolognesi, i primi mandarono a Bologna Messer Francesco di Messer Bico degli Albergotti (f Arezzo , Cittadino di Firenze eccellentissimo, e famoso Dottore in ragione civile, il quale allora leggeva in Firenze (l. 8, c. 94), e di cui più lungamente parla il conte Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 1 , par. 1 , p. 287); Guideloccio da Perugia collega in Padova e rivale di Angelo Ubaldi (Panc.. c. 71); Antonio da S. Angelo padovano (id. c. 74; Facciol. Fasti par. 1, p.); Benedetto (a) Del modenese giureconsulto Oseletto, che fu «indie eletto canonico della cattedrale di Modena nel 1331, si è detto più a lungo nella Biblioteca modenesi! (t. 3, p. 362).