Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/209

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TERZO 7l3 Pelli (§5), poiché non credo che cotai cose possan ora ottener fede sì facilmente , come ottenevanla a’ tempi antichi. Io lascio pure che ognun veda presso questo scrittore (parag 6, 7) la storia e le pruove dell’innamoramento di Dante con Bice ossia Beatrice figlia di Folco Portinari, cominciato, mentre ambedue erano in età di circa dieci anni, e durato fino alla morte di essa , seguita nel 1290; perciocchè, comunque io non creda che l’amor di Dante fosse sol misterioso, e che sotto nome di Beatrice intender solo si debba , come altri han pensato, la Sapienza , o la Teologia, è certo però, come confessa il medesimo sig. Pelli, che Dante nelle sue opere e nella sua Commedia singolarmente ha parlato di questo suo amore in termini così enigmatici , e che sembrano spesso gli uni agli altri così contrari , clic è quasi impossibile Y adattarli tutti nè al senso allegorico nè al letterale. Non giova dunque il voler indagare ciò che è avvolto fra tenebre troppo folte, l’aggirarsi fra le quali sarebbe nojosa al pari che inutil fatica. IV. Se Dante ne’ primi suoi anni fu innamorato , ei seppe congiugnere all’amore F applicazione agli studi delle gravi scienze non meno che dell’amena letteratura. Brunetto Latini , come altrove abbiam detto, gli fu maestro, ed egli era uomo a poterlo istruir negli studi di ogni maniera, e molto ancora potè giovargli l’amicizia che con lui ebbe Guido Cavalcanti altrove da noi mentovato (t. 4 > p• 378). Il sig. Pelli non fa menzione di alcun viaggio che Dante facesse per motivo di studio ne’ primi