Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/59

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secondo 563 permettesse che egli se n’andasse a Siena, ove con più ampio stipendio era stato invitato. Il senato acconsentì alle preghiere della università; e veggiamo in fatti che I anno seguente egli leggeva ivi i Decreti collo stipendio di 300 lire (ib. p. 56), il maggiore di quei che a quest’anno si trovin notati. Questa lettura di Uberto ne’ suddetti due anni mi vien confermata ancora dal ch. dottor Monti , il quale ha avvertito che negli Atti di quel tempo , egli è chiamato f Uberto, come in fatti lo chiama anche il Ghirardacci, e forse, ove questo secondo scrittore all’an 1328 nomina Frate Urbano da Cesena Dottore Decretale col salario di scudi 150 (p. 83), dee leggersi Frate Uberto. Questi era probabilmente canonico regolare. Quindi l’an 1330 fu nominato dal papa, come pensa il medesimo dottor Monti, priore de’ canonici di S. Maria di Reno e di S. Salvadore di Bologna, benchè non fosse di quella comunità. Circa tre anni dopo ei fu promosso al vescovado di Concordia, e fu il prossimo predecessore di Guido Guisi da noi già mentovato. Intorno a questo canonista altre notizie si possono vedere presso f eruditiss. P. abate Troni belli (Notiz. di S. Maria di Reno, ec. p. 2t)5). XIX. La numerosa serie de’ famosi interpreti del Diritto canonico da noi tessuta, ci fa vedere quanto celebre in questo studio fosse l’università di Bologna; perciocchè tutti quelli de’ quali abbiamo ragionato finora, in essa principalmente fecer pompa del lor sapere, perchè o ivi eran nati, o per la lor fama vi erano stati chiamati