Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/163

Da Wikisource.

piumo 147 attesta Andrea Fulvio che scriveva a’ tempi di Leon X. Haec loca Alexander sextus renovavit et auxit, Adjungens aedes spatio majore propinquas, Amplaque porticibus designans atria magni». Ue Anti(fuit. Urbis , l. 2. Così durarono per tutto il corso di questo secolo ad essere assai famose le scuole di Roma, finchè nome assai maggiore ottennero a’ tempi del soprannomato Leon X, come a suo luogo vedremo.

XVII. Mentre queste università, già in addietro fondate, venivano qual più qual meno felicemente crescendo, due altre ne sorsero al principio di questo secolo a vantaggio sempre maggiore delle scienze. La prima fu quella di Torino, fondata nel 1405 da Lodovico di Savoia principe d’Acaja e signore allora di quella città. Egli era del partito di Benedetto XIII, e perciò a questo antipapa ricorse per averne f approvazione e la conferma. Si può vedere presso il Lunig (Code.r diplom. t. 3 , p. 1279) la bolla da lui perciò segnata in Marsiglia.a’ 27 di ottobre del detto anno, in cui tra i motivi dell’erezione di questa nuova università adduce le guerre che devastavano la Lombardia , e che avean ivi fatte tacere la pubbliche scuole, e la richiesta fatta da alcuni professori, che per 1 addietro leggevano nelle università di Pavia e di Piacenza, di poter aprire le loro scuole nelle terre del medesimo principe, e singolarmente in Torino città a tal fine opportunissima. L iinperador Sigismondo approvò similmente,