Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/325

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P1UMO 3ot) Il codice delle iscrizioni però, come abbiam detto, passò poscia , non si sa quando nè in qual modo, ad altre mani. In qualche passo del medesimo libro egli accenna di avere scritto intorno alle dignità, al trionfo, e alla milizia de’ Romani , delle quali opere non ci rimane memoria alcuna. Ei morì, secondo gli scrittori padovani, l’anno 1467 in Padova, ove, terminata la lettura in Bologna, si era restituito, ed ebbe sepolcro nella chiesa di S. Agostino. Quell’Antonio di Leonardo veneziano, da noi più volte in questo capo medesimo nominato, raccolse egli pure alcune iscrizioni da lui osservate in Murano e in Torcello , le quali si leggono a piè della lettera da noi già accennata del codice trivigiano.

XVI. Di Girolamo Bologni trivigiano parleremo più a lungo tra’ poeti latini. Qui avvertirem solamente eli’ ei pure deve aver luogo tra’ primi raccoglitori d’iscrizioni. Ei ne raccolse parte dalle altrui collezioni, parte da’ monumenti da lui stesso veduti singolarmente nel viaggio che nel 1480 fece da Trevigi a Milano. Ad esse premise una dissertazione latina dell’origine delle terre soggette a Trevigi, e degli uomini illustri della stessa città, che è poi stata data alle stampe (Supplem. al Giorn. de’ Letter. d’Ital, t. 2, i15). La Raccolta delle Iscrizioni è inedita, e se ne conserva copia in Trevigi nella libreria del sig. dottore Gianfrancesco Burchelati, ed una pure ve 11’ ha nella biblioteca del re di Francia (Cat. MSS. Bibl. reg. paris. t, 4, p. 169, cod. 6881) e un’altra in quella che già fu d’Apostolo Zeno, il quale