Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/342

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3a6 LIBRO

V. Narra egli adunque, che dopo aver fatti più viaggi nel mare Mediterraneo, determinossi a navigar per l’Oceano, e a recarsi a Bruges nelle Fiandre. L’anno della sua partenza, secondo la prima edizione, fu il 1454, il qual poi nella edizion latina, seguita ancor dal Grinco, cambiossi per errore nel 1504 Gli autori della Raccolta de’ Viaggi affermano che anche nella prima-edizionc è corso errore; perciocchè essendo stato il Mosto spedito a fare scoperte dall’infante don Arrigo, ciò dovette accadere prima del 1453, in cui, dicono essi, ci insegna ria chi fossero scoperte quelle isole? Egli reca il passo, che avea recato io pure, con cui Pier Martire d Angliiera parla del Mosto, come di un glorioso millantatore, e dissimulando la riflessione ch’io ho fatta, che I’ \ gliiera paria soltanto di ciò che il Mosto ha scritto de’ le navigazioni degli Spagnuoli, non di quelle de’ Portoghesi, mi fa dare a quel passo una risposta ridicola, cosi staccata coni è dal conti sto In questo modo egli è pur facile d confutar gli scrittori, e d sostenere quelle opinioni delle quali uno è imbevuto, (die direni poi della bella figura rettoricn ch’egli usa a spiegare la sua sorpresa, quando cercando nella mia Stona, chi fossero gli Italiani che eoi loro coraggio distesero maggiormente le scoperte de’ Portoghesi, non vi trovai, dice, altro Italiano, se non che Luigi Cademosto Venezìano. Ebbi certamente paura, continua egli egregiamente , che mi si fossero annebbiati gli occhi, ec. E io dubito veramente che cosi fosse, perchè s egli avesse veduto bene, avrebbe trovato che in questo luogo medesimo io nomino Antoniotto Usomare genovese, compagno del Mosto, e Anton o Noli pur genovese, che poscia scopri ancor meglio le Isole di Lapo Verde. Nè io so intendere come l'ab. Lampillas o non abbia veduti i nomi di questi due Italiani da me nominali, o abbia dissimulato di averli veduti.