Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/354

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338 LIBRO comechè nato in Genova, traesse la sua origine dal Piacentino (V. Campi L. cit p. 234)e non troviamo infatti che facessero alcun movimento. Quei di Pradello erano troppo poveri per entrare in un sì dispendioso processo y e solo molti anni dopo il dottor Anton Francesco Colombo, che discendeva dalla medesima linea, si preparava a produrre le sue ragion15 ma ne depose il pensiero, avendo saputo che l’eredità del Colombo era passata alla famiglia Mendozza (ib. p. 230)). Que’ che allora si adoperarono con più calore, furono i Colombi di Cucaro nel Monferrato, e le lor ragioni si veggono addotte nel Sommario della causa , che fu stampato in Madrid 1 anno 15yo, e di cui ebbe copia il canonico Campi (ib. p. iì44)• In esso si accennano parecchie carte, nelle quali si trova espressa la genealogia di Cristoforo. In una del 1405 si nomina: Nobilis et egregius vir D. Lantia Columbus de Cucaro filius quondam nobilis viri D). Henrici Columbi In un’altra del 1419 il marchese Gian Jacopo di Monferrato dà f.investitura di Gonzano e di Cucaro a Berettino, Arrigotto, Franceschino, Stefano, Domenico e Zanino, fratelli e figliuoli del suddetto Lancia, e di Domenico si fa menzione in più altre carte. Niuna se ne produce in cui si nomini Cristoforo. Ma nel Sommario si dice, che poichè si sa altronde che Cristoforo fu figliuol di Domenico, e troviamo un Domenico Colombo in Cucaro, si pruova abbastanza che da lui nacque Cristoforo. Ma, a dir vero, questo argomento non ha forza a provare che Cristoforo fosse della famiglia de’ Colombi di