Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/381

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PRIMO 3(f bassa stirpe, sembrò fatto dalla natura alle più ardue imprese: così in lui congiungevasi prontezza e forza d’ingegno, costanza d’animo, destrezza ne’ più pericolosi cimenti, maestà insieme e gentilezza di tratto, moderazion negli onori, e tutti in somma que’ pregi che forman l’eroe. L’unica taccia che in lui venne notata, fu una severità talvolta eccessiva nel mantenere la disciplina tra’ suoi, e nel tenere in freno o nel punire gli Indiani; difetto in cui egli cadde probabilmente, perchè gli parve che fosse questo l’unico mezzo a riuscire nei suoi disegni a vantaggio della Castiglia. Avea egli ancora coltivate le scienze, e principalmente la nautica e l’astronomia; anzi lo storico Oviedo, da noi mentovato in addietro, racconta che ei si era formata una bella biblioteca. Il re Ferdinando parve che si dolesse di non averlo ben conosciuto; gli fece render solenni onori, e innalzare un onorevol sepolcro; confermò a’ figli gli onori di cui avea goduto il padre; e don Diego, il primogenito, ottenne l’anno 1508 di esser rimesso in tutte le cariche che con diritto ereditario erano state già concedute a Cristoforo; i cui fratelli ancora vissero poi sempre onorati e distinti, come a’ meriti loro e del loro fratello si conveniva. appoggino. Ma il Robertson, roroe osserva il sig. Landi (t. 3, p. 376) , da due lettere del Colombo, in una delle (piali, scritta nel 15oi, afferma che già da quarant’anni esercita vasi nel navigare , e in un’altra die cominciò a navigare in eia di quattordici anni, ne trae giustamente, quando sian giusti i calcoli del Colombo, ch’egli era nato nel 14-4-7 » e che niorì in età di ciuquaiilauovc anni.