Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/439

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SECONDO /fa3 ancor d« acchetare le interne discordie orni’ era quella città travagliata. Finalmente ei morì in Milano nel 1450, e fu sepolto nella chiesa di S. Angelo del suo Ordine, benchè ora non rimanga memoria precisa del luogo in cui ne furono collocate le ossa. Queste cose medesime , da me in breve accennate, si posson vedere più ampiamente esposte nella Vita di Alberto, scritta da F. Francesco Aroldo Minor Osservante, e premessa alle opere del medesimo.

XVI. Oltre questi teologi, che pel profondo loro sapere invitati furono a’ mentovati concilj, vuolsi mentovare un altro il quale, comunque non vi si trovasse presente, fu nondimeno incaricato di scriver sulle quistioni che in essi trattavansi. Ei fu Rafaello da Pornasio, luogo nel Genovesato, dell1 Ordine de’ Predicatori, e inquisitore in Genova dal 1430 fino al 1450. Di lui altro non si ha alle stampe che la prima parte di un trattato sopra la povertà religiosa. Ma i PP. Quetif ed Echard in un codice della biblioteca del lor convento di S. Onorato in Parigi hanno scoperti trenta opuscoli inediti di questo dotto teologo, di cui ci han data notizia (Script Ord praed. t. 1, p. 381). Tre di essi appartengono alle quistioni che allor disputavansi in Basilea, dell autorità del pontefice e del concilio, e il loro principio ci mostra che essi furono scritti a richiesta del Cardinal Giovanni da Casanuova. Gli altri trattati son di diversi argomenti, altri di teologia scolastica, altri di morale, e i suddetti scrittori ne parlano con molta lode. A ciò però eh1 essi ne