Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/459

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SECONDO 4 r* Si ngginngon poscia le altre provincie, alle quali Lorenzo era stato inviato nunzio da diversi pontefici: Te venerata ferox Germania: norat Iberus, Quid tibi colisi In justiliapque linei. Te duce i’unuuuu sjevos lì egere Bob» mal, Ibdlaque prò saucLa stilli libi gela fide. Fu dunque il Roverella non solo in Francia , ma in Allemagna ancora e in Ungheria e in Ispagna, ed ebbe parte nella guerra contro gli Ussiti. E abbiamo in fatti una lettera di Enea Silvio Piccolomini del 1455, in cui fa menzione della legazione al re d’Ungheria, che avea allora il pontefice affidata al Roverella ep. 205). Il Borsetti lo dice eletto vescovo di Ferrara nel 1460, e così pure ha l’Ughelli (Ital, sacra t. 2 in Episc. Ferrar.) Nondimeno nel sopraccitato Diario ferrarese ciò si assegna al 1462. Adì xxri 11. (di luglio) Messer Lorenzo di Rovere Ili... entrò in Ferrara, e tolse la tenuta del Vescovado di Ferrara, del quale pochi giorni innanzi era stato fatto Vescovo per Papa Pio, perche l. e suo Cubiculario, e quando lo arrivò suso la piazza per meggio la porta grande gli fu strazato il Baldacchino, sotto il quale lui era, et era di cendale rosso, da più persone (d’allegrezza , e tolto gliJu il Cavallo. Fi resse quella chiesa fino al in cui cessò di vivere. Il Papadopoli e il Borsetti gli attribuiscono alcune opere filosofiche, ma senza dirci ov’esse conserv insi. L’esser però egli stato trascelto a disputare nella mentovata contesa teologica , del che i detti scrittori non fanno motto; ci