Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/504

Da Wikisource.
488 libro

Papadopoli. Ma il Torelli ne’ Secoli agostiniani rapporta un passo dell’Orazion funebre che gli fu recitata, dalla quale deducesi ch'ei morì in Venezia. E convien dire perciò, che il corpo ne fosse poi trasportato a Padova. Se avessimo la suddetta Orazion funebre, che si conserva in alcune biblioteche (Agostini ib p. 552), potremmo averne qualche più esatta contezza. Ma gli elogi con cui ne parlano molti scrittori di que’ tempi, possono in qualche modo compensar tale mancanza. Rafaello Volterrano lo annovera tra gli uomini illustri dell’Ordine di S. Agostino: Paullus Venetus sub Innocentio VII complures et egregios in omni philosophia commentarios edidit: decessit admodum juvenis (Comment. Urban. l.21). Biondo Flavio dice (Ital. illustr. reg. 8) ch’ei superò tutti i dialettici di quel secolo; che a pochi fu inferiore negli studi filosofici; e che fu ancora insigne teologo. Somigliante è l’elogio che ne fa Bartolommeo Fazio, il quale singolarmente ne loda i precetti che egli scrisse in dialettica, i quali erano allora in grand’uso (De Viris ill p. 40). Negli Atti dell'Università di Padova , citati dal Facciolati, egli è detto: Doctor profundissimus, omniumque liberalium Artium in orbe Monarcha. Altri elogi di questo dotto filosofo e teologo si posson vedere presso l’Oudin (De Script, eccl. t. 3, p. 2332) e presso gli scrittori del suo Ordine, Io aggiugnerò solamente tradotto in italiano quello che ce ne ha lasciato Michele Savonarola stato già suo scolaro. Egli, dopo aver detto che molti dotti teologi padovani potrebbe produrre, basti, dice,