Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/600

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584 MURO lui pubblicate mostrano di quanta lode ei sia meritevole , che scrisse tai conienti sull1 Almapesto, che fa maraviglia il vedere come potesse saper tanto. E questi fu uomo veramente assai dotto , e che se si lasciò ingannare dalle follie astrologiche, ad esse però congiunse una vera e solida cognizione dell1 astronomia, li conte Mazzucclielli ha raccolte tutte quelle notizie (Script. ital. t. 2, par. 2, p. 1178) che di lui ci danno i monumenti non meno, che gli scrittori,ed afferma ch’ei fu di patria bolognese (*), e figliuolo di fìianchino di Giovanni *, che in Bologna ebbe la laurea dottorale in filosofia, in matematica e in amendue le leggi; che passato in età ancor giovanile a Ferrara, servì per molti anni a Niccolò III, a Leonelloy al Borso; e che dal primo di essi fu fatto fanno 1 |3’j cittadin ferrarese; che ciò non ostante non dimenticò la sua patria; e che nel 1443 fu ivi tra’ Cinquanta del Credito, nel 1466 uno degli Anziani. Ciò non ostante il Borsetti sostiene eli1 ei fu ferrarese non solo per cittadinanza ottenuta , ma veramente di patria (Ili st. Gjnin. ferrar, t. 2, p. 24). Le ragioni ch’egli ne reca, sono prima I’ autorità del Biancani, la qual veramente non è grandissima, essendo questi vissuto nel secolo XVII; in secondo luogo la dedica dal Bianchini fatta fanno 14delle (*) Il sig. dott. Baroni si trattiene assai lungamente nel disputare sulla patria di Giovanni Bianchini, e nel provare eh et iii (eirarese, e non bolognese (Mi ni, de* Lrttrr. ftrrar. t. i. p. 349, ec.); e di ciò ragiona ancora il eli. sig. abate Lorenzo di lui figlinolo nella prefazione all’opera del padre da lui premessa.