Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/603

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SECONDO 53~ pone fra1 lettori dell’università di Ferrara. Ma di ciò non veggo di’ ei rechi pruova. Anzi nè in alcun de’ cataloghi di (que’ professori in questo secolo io veggo farsi di lui menzione, nè egli si dice mai professore. E panni diflieile che l1 impiego eli’ egli ebbe di amministrator generale delle entrate de’ tre suddetti principi Estensi, gli permettesse di salire; ancora le cattedre. Ma tenesse, o no, pubblica scuola , è certo eli1 ei fu uomo in astronomia dottissimo; e ne son pruova le sopraccennate Tavole de’ movimenti de’ Pianeti stampate più volte anche nel secol seguente, e perle quali egli ottenne dall’imperador Federigo a sè e a’ suoi agnati il privilegio di aggiugnere alla propria divisa l’aquila imperiale. Oltre queste Tavole, due opuscoli latini inediti, e da niun mentovati , ne conserva questa biblioteca Estense; uno intitolato De Sinibus, l’altro che contiene la descrizione di uno stromento da lui ritrovato per misurare la distanza e l’altezza di qualunque oggetto a cui non sia possibile l’accostarsi; e questo ancora vien da lui dedicato al marchese Leonello («). (n) 11 si'. Cristoforo Teofilo De Murr ha pubblicato non ha molto (Memorabilia bibliothecar. Norimberg', t. 1,p;. 74» ec. Norimberg. 1786 parecchie lettere, che si scrissero a vicenda il Bianchini e il Regiomontano, di cui diremo tra poco, proponendosi a vicenda e sciogliendo diversi problemi di astronomia , di geometria , d’aritmetica, ec., e alcune altre scritte al Regiomontano stesso da Mattia Cristiano matematico di Erfurt, e da Jacopo di Spira matematico di Federigo conte di Urbino , le quali originali conservansi nella pubblica