Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/114

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756 LIBRO una memoria ms. della casa Isolani, citata dal P. Petracchi, in cui si dice ch’egli morì a’ 21 (altri scrivono a’ 9) di febbraio, e fu sepolto nella chiesa del priorato di Santa Maria di Calunzano fuor di città. Il P. Petracchi dice che di questa chiesa s’ignora perfino il nome. E io certo non so che vi abbia alcun luogo nel Milanese che appellisi Calunzano. Ma ben vi ha Calvenzano, terra tra Marignano e Pavia, ove, come altrove abbiamo osservato (t.3), si crede da alcuni che fosse ucciso il famoso Boezio; ed è assai verisimile che questo luogo si voglia ivi indicare, ove forse avea il cardinale qualche suo beneficio; singolarmente se è vero ch’egli avesse fra gli altri la badia di Chiaravalle da Calvenzano non molto lontana. Non si ha, ch’io sappia, alle stampe opera alcuna di questo celebre cardinale. L’Alidosi però avverte che il Soccino ne allega i Consigli; il che se è vero, convien dire ch’essi corressero per le mani de’ giureconsulti d’allora. E ancorchè nulla se ne avesse, la fama di cui veggiamo ch’egli godette, e gli elogi con cui ne ragionano gli scrittori da noi mentovati, bastano a provarci eli’ egli era creduto un de’ più dotti in questa scienza che a’ suoi tempi vivessero.

IX. Maggiori e più celebri monumenti del suo saper nelle leggi ci ha lasciato Giovanni da Imola , uno de’ più rinomati giureconsulti di questo secolo. Presso l’Alidosi egli è detto (Dott. Bologn. di Legge, ec. p. 116) Giovanni di Niccolò degli Ugodonigi o Niccoletti già da Imola, col che sembra indicarsi ch’egli avesse poi avuta la cittadinanza di Bologna. Il