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766 LIBRO Altre notizie intomo a questo giureconsulto si possono vedere diste.se con erudizione e con esattezza dal ch. sig. abaLe Angelo Teodoro \ illa (Rare, mi lari. 1757).

XII. Dopo questi men famosi giureconsulti parla il Panciroli di Lodovico Pontano (c. y4)j che secondo lui fu natio di Spoleti nell’Umbria; ma Biondo Flavio, scrittore di questi tempi, lo dice oriondo da Cereto castello nell’Umbria (Ital. illustr. reg. 4- Umbr.) presso Spoleti. Recatosi però in età fanciullesca a Roma, e ivi per più anni arrestatosi, n’ebbe il soprannome, con cui molti l’appellano, di Romano. Dopo avere per sette anni frequentate più scuole legali, e quelle singolarmente di Perugia e di Bologna, in quest’ultima città, ove fu scolaro di Giovanni da Imola, ricevette la laurea, come dalle opere del medesimo Lodovico pruova il Panciroli. Fu poscia professore in Siena nel 1433, e avvocato in Firenze. Passato a Roma, da Eugenio IV fu fatto protonotario apostolico; ma sembra che poco tempo si stesse il Pontano alla corte di Roma; perciocchè il veggiamo inviato dal re Alfonso d’Aragona al concilio di Basilea insieme col celebre Niccolò da Palermo, di cui diremo tra’ canonici. Enea Silvio Piccolomini, che fu poi Pio II, e che trova vasi presente a quel sinodo, ci ha lasciata memoria dell’onorevol comparsa che Lodovico vi fece (De gestis Basil. Concil. l. 1). Si duole egli bensì che la discordia che nacque tra lui e ’l suo collega, recasse non poco disturbo al Concilio, che non fu, dice egli, meno occupato nel conciliarli tra loro,