Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/145

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SECONDO 78y egli era ancora l’anno 1480; cd è probabile ch’egli ivi continuasse fino all’ultimo de’ suoi giorni. Intorno al tempo in cui finì di viver l’Accolti, diversamente scrivono diversi scrittori; ma tutti a capriccio, e senza recarne prova. Ma il sig. Domenico Maria Manni (Sigilli, t. 12) e il citato Fabbrucci hanno con ottimi monumenti provato ch’ei morì 1 anno 14^3 a’ bagni di Siena , ove si era recato per curarsi de’ calcoli che lo travagliavano.

XIX. Abbiamo fin qui tessuta la serie della vita di Francesco Aretino in modo, che non ci è rimasto alcun anno in cui non abbiam potuto fissare ov’ei dimorasse. Nondimeno l’università ancora di Padova lo pone nel numero dei suoi professori. E il Papadopoli vel conduce nel 1472 (Hist. Gymn. pat t. 1 ,p. 122), il Facciolati nel 1452 (Fasti Gymn. pat. pars 2, p. 45). Niun di essi però ne produce alcun autentico monumento; e ne’ detti anni abbiam chiaramente provato che l’Accolti era in Siena e in Ferrara. Troviamo bensì, e lo pruova il conte Mazzucchelli con una lettera del Filelfo, che l’an 1470 la Repubblica veneta desiderava di averlo in quella università; ma poichè ancora dopo quell’anno il troviamo in Siena , par certo che questo desiderio non fosse condotto ad effetto. Che direm poi de’ leggiadri racconti che il Panciroli ci fa intorno a questo giureconsulto, e che dal conte Mazzucchelli ancora sono stai riferiti? Che egli ogni due mesi al più cambiava di servidore; che per mostrare a’ suoi scolari in Ferrara, quanto valesse il buon nome, rubò egli stesso a un macellaio