Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/207

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SECONDO 8.J9 XL. Le notizie che il Panciroli (c. 130), e, dopo Ini) più diligentemente ancora il conte Mazzucchelli (Scritt. it t. 2, par. 3,p. 1497, ec.) ci ha date di Lodovico Bolognini giureconsulto bolognese, nulla ci lasciano a desiderare intorno ad esso; ed io perciò sarò pago di farne qui un cenno (a). Nato, circa il 144?? Giovanni Bolognini e da Lucrezia Isolani, e istruito nelle leggi da Alessandro da Imola, ne fu poscia professore per più anni egli stesso in Bologna e in F* rrara. Chiamato indi a Roma dal pontefice Innocenzio VIII, con cui, secondo il Panciroli, era stretto di affinità, fu presso lui alcun tempo occupato in decider le cause. Fu onorato col titolo di consigliere da Carlo VIII re di Francia, e da Lodovico Sforza duca di Milano; chiamato auditor di Rota e podestà a Firenze verso il 1495 4l^? Alessandro VI fatto avvocato concistoriale e senatore di Roma; da Giulio II nominato senator di Bologna, e inviato in suo nome a Luigi XII re di Francia; dalla qual ambasciata tornato a Roma, mentre viaggiava di nuovo verso Bologna, sorpreso da malattia in Firenze, ivi morì a’ 19 di luglio del 1508. Le onorevoli cariche da lui sostenute, e gli elogi con cui ragionan di lui molti scrittori di que’ tempi e più altri ancora, le cui testimonianze si riferiscono dal co. Mazzucchelli, ci pruovano abbastanza el11 egli ebbe (a) Più esatte e più minute notizie intorno al Bolo grimi si possnn vedere nell’articolo di esso dal sig. abate Francesco Alessio Fiori inserito nell' opera degli Scrittori bolognesi del sig. co. Fant lizzi {l. 2, p. 260, ec.