Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/530

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1 *73 LIBRO dimostra (De Bibl. Caes. l.6.p.2~C) eli ei vi venne la prima volta a’ tempi di Bonifacio IX, morto nell ottobre deiranno 1404. Una lunghissima lettera da lui scritta a Giovanni figliuolo dell* imperador Manuello è stata pubblicata il;iT suddetto Lambecio (Ad calcem Codin, de Antiq. CP. ed. Paris. i(355), in cui ei fa il confronto di Roma con Costantinopoli, e in essa ei dice che due anni prima era stato in Londra Londini in Britannia... ante biennium me hac comitatu meo praesente et spectante. Questa lettera non ha data, e sol si vede ch’ella è scritta da Roma5 ma monsignor Giorgi cita una lettera di Guarin da Verona al Grisolora (l. cite p. 276) de’ 4 di ottobre del 1.^08, in cui risponde al suddetto confronto che il Grisolora gli avea mandato, e ci persuade con ciò, che questi non molto prima lo avea scritto; e che il viaggio da lui fatto in Inghilterra dovette essere nell’anno 1406, o nel precedente. Al principio del 1408 egli era in Italia, e in Venezia. perciocchè abbiamo una lettera di Leonardo Bruni a Piero Miani (l. 2, ep. 15), che, benchè non abbia data, fu certamente scritta nel gennajo del 1408, perciocchè in essa dice che in quel giorno erasi determinato che il pontefice Gregorio XII passasse da Siena a Lucca; e ciò accadde appunto nel tempo sopraccennato. Scrive adunque Leonardo al Miani, cli’ei gli invidia la sorte di esser già da gran tempo in Venezia insieme col Grisolora, il quale perciò è costretto a differire la sua venuta alla corte del papa: Vix tamen est, ut non invideam felicitati tuae, qui Manuelem Chrjsoloram virimi