Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/101

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TERZO I 315 in dimostrazione; e al dì seguente: Il Duca Hercole fece ballare, et la sera fare una Commedia di Plauto, che durò fino a hore tre di notte (l. c. p. 360). Di alcune altre commedie rappresentate nell’anno e nel mese stesso ragiona il Bembo, che ivi allor ritrovavasi, in una sua lettera ad Angiolo Gabbrielli: Non fuit tanti comitiis et foro interesse, ut ludis nostris careres: tres fabulae actae sunt per hos dies, Plautinae duae, Trinummus et Penulus, et una Terentii, Eunuchus; quae quidem ita placuit, ut etiam secundo et tertio sit relata; e aggiugne poscia che molti da Venezia eran venuti a Ferrara per goder di tali spettacoli (l. 1 Famil. ep. 18, calend. Mart.. 1499)• XXXJ1I. Abbiamo fin qui vedute di seguito le diverse commedie che nella corte di Ferrara furono rappresentate a tempi di Ercole I. Or ci convien ricercare de traduttori e degli autori delle medesime; poichè non è a dubitare che esse non fossero recite a più facile intelli genza di lutti in lingua italiana. Anfitrione fu opera di Pandolfo Collenucci da Pesaro, che fu per qualche anno in Ferrara, come altrove si è detto; e si ha in fatti alle stampe questa commedia da lui tradotta in terza rima, c stam pata poscia in Venezia nel 1530 (Argel. Bibl. de’ Volgarizz. t. 3, p. 288; Fontan. Bibl colle note del Zeno, t. 1, p. 202); e ad istanza parimente di Ercole I scrisse il Collenuccio la sua commedia, o, a dir meglio, tragedia intitolata Joseph, che fu poscia stampata nell’anno i5(14 (Quadr. t. 4, p. 65). Abbiamo ancora la Cassina e la Mostellaria di Plauto tradotte in terza