Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/119

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TERZO 1333 al Losco è più importante a sapersi (a). Questi, nato in Vicenza verso la fine del sec xiv, passò a Milano, e dal duca Giangaleazzo Visconti fu fatto suo cancelliere e segretario. Il che mostra abbastanza la falsità di ciò clic il P. Angiolgabriello ha affermato, cioè ch’ei fosse scolaro di Vittorino da Feltre, di Cincio romano, di Bartolommeo da Montepulciano, di Poggio e di Manuello Grisolora; i quali tutti, trattone l ultimo, erano o più giovani, o a un dipresso coetanei del Losco, e perciò solo il Grisolora gli potè esser maestro. Quando nel 1404 Vicenza divenne soggetta a’ Veneziani, il Losco passò a’ loro servigi, e due volte fu da essi inviato a Roma, la prima al pontef Innocenzo VII nel 1406 per ottenere che si rimovesse dal vescovado di Verona Jacopo Rossi, e gli venisse sostituito Angiolo Barbarigo; l’altra nello stesso anno a complimentare il nuovo pontefice Gregorio XII. Questi conoscendo il talento del Losco, lo scelse a suo segretario, come si afferma da Bartolommeo Fazio (De Viris ill. p. 3), e dopo lui dal ch monsig Filippo Buonamici (De cl. Pontif. Epist. Script, p. 149, ed. 1770). Martino V, Eugenio IV e Niccolò V lo ebbero ugualmente caro, e se ne valsero nel medesimo impiego; anzi dal primo di essi fu inviato suo nunzio al duca di Milano (Pogg. Hist. florent l. 5). E tale era la stima di cui godeva Antonio, singolarmente per rifa) Alrune altre notizie rii Antonio Losco e di Francesco e di ¡Niccolo di lui figli ci ha dalc il eh. signor abate Marini (Degli Archiatri ponti/. (■ I, p. 137).