Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/131

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TEMO,345 Seneca da Camerino, appunto perchè erano ignoranti del greco. Più celebre è un'altra opera di Basinio intitolata Isottaeus, perchè composta in lode della celebre Isotta atrove da noi rammentata, concubina prima, e poi moglie del Malatesta. Cristoforo Preudhomme nel 1540 pubblicò in Parigi la seguente raccolta: Trium Poetarum elegantissimorum Porcellii, Basinii, et Trebanii Opuscula nunc primum edita. In essa contengonsi cinque libri, il primo de’ quali è intitolato De amore Jovis in Isottam, gli altri, essi pur come il primo, in metro elegiaco, son tutti in lode d’Isotta. Benchè il titolo posto in fronte al libro dall’editore attribuisca quelle poesie a’tre mentovati scrittori, da lui creduti per error fiorentini, nondimeno il Zeno ne fa autore Porcellio (Diss. voss. t. 1, p. 18). Il co Mazzucchelli più minutamente distingue i diversi autori a cui esse si attribuiscono dal Preudhomme; e presso lui pure della maggior parte di esse si dà la gloria al Porcellio (Notiz. di Isotta da Rim. p. 21). Alcuni codici a penna, che se ne hanno in diverse biblioteche, varian molto tra loro, e nel titol del libro, e nel numero delle elegie, e ne’ nomi degli autori. Io non posso qui farne un minuto confronto. Ma non dee tacersi che un bellissimo codice di tai poesie intitolato Isottaeus, scritto ^ vivente ancora Basinio, nell’an 1455, conservasi nella real biblioteca di Parma, diviso in tre libri, ove quasi tutte si attribuiscono allo stesso Basino. E un codice sì antico, oltre più altre ragioni che si potrebbono arrecare, è certamente di gran peso per dare a questo