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in italiano, e in prosa non men che in versi. Tra le poesie italiane abbiamo alle stampe l’opera De Re militari scritta in terza rima, e divisa in nove libri, con altri opuscoli dello stesso argomento e nel medesimo metro intitolati: De modo regendi, De modu fortunae, De integritate rei militaris, et qui in re militari Imperatores excelluerint; la Vita di Maria Vergine e quella di Gesù Cristo, amendue in terza rima, e amendue da lui dedicate alla duchessa Lucrezia Borgia1, molti sonetti, canzoni, ed altre rime unitamente stampate, le quali sono la miglior cosa che abbiamo del Cornazzani. Perciocchè, comunque le altre poesie da lui composte sian molto rozze e triviali, le sue Liriche Rime però, dice il Quadrio (t. 2, p. 217), sono delle migliori che abbia la volgar Poesia, come che paragonare si possono a quelle gioje che non sono pulite alla mola. Lo stesso Quadrio (t. 3, p. 212) attribuisce al Cornazzano la Reprensione contro Manganello per Bertocho, componimento esso ancora in terza rima, di cui singolarmente compiacevasi il Cornazzani. In terza rima è ancora la Vita di Pietro Avogadro, che non fu data alle

  1. Nell’edizione della Vita di Cristo e di quella della Vernine fatta dal Zoppino in Venezia l’anno 1517, che è la sola da me veduta, amendue son dedicate alla duchessa Lucrezia. Ma il ch. sig. proposto Poggiali, che della vita e dell’opere del Cornazzani ci ha date di fresco copiose ed esatte notizie (Mem. per la Stor. letter. di Piac. t. 1, p. 64, ec.), ha assai ben dimostrato che egli non potè dedicarle quelle due Vite, e che fu quella una giunta fatta dall’editore.