Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/81

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TERZO I ag5 più capricciosa vide in questo secol l’Italia uscire alla luce, che l Hypnerotomachia Poliphili stampata la prima volta da Aldo l’anno 149*)- Politilo è nome finto dell’autore, che vuol dire Amante di Polia, e Hjpnc.rotomav.hia significa pugna di amore in sogno; e ivi infatti descrivesi un sogno amoroso. Felice, non dirò già chi giugne ad intenderla, ma solo chi si sa dire in che lingua essa sia! Così vedesi in essa un miscuglio di favole, di storie, di architettura, di antichità, di matematica e di ogni altra cosa, e uno stranissimo accozzamento di voci greche, latine, lombarde, ebraiche, arabiche e caldee; e perciò appunto alcuni che tanto più ammirano i libri, quanto meno gl’intendono, hanno creduto che fosse racchiuso in quest’opera quanto si può al mondo sapere. L’autore ne fu Francesco Colonna veneziano di patria, e religioso domenicano, morto in Venezia nel convento de’ SS. Giovanni e Paolo l’anno in età di oltre ad ottant’ anni, come con certissimi documenti dimostra Apostolo Zeno, il quale di quest’opera e dell’autore di essa ci ila Guido Rossi Conte di Corniglio, e scrisse latinamente in versi Eroici la Lupa, opera amorosa, et in prosa un Dialogo dell’ esìlio di Cupida, un Dialogo della rcstituzion del medesimo, alcuni Dialoghi delle miserie, et infelicità de’ Cortigiani, la vita di Pietro Maria primo de? Rossi, il conflitto fatto da' Germani dal Campo Veneziano a Rovereto, li editti d? alcune Città per Massimiano I Imperatore, una regola del l>en confessare de’ commessi errori, e contentò le epistole d’Ovidio, e nella lingua volgare, sd isse un libro <lel naufragio della vita umana. dove intese di se medesimo, intitolato il Peregrino.