Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/206

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lya LIBRO parie nella fondazione del collegio di Modena, che avvenne nel i55a, e a cui pure non poco contribuì il zelo del cardinale Morone vescovo allora di questa città, e di più nobili cittadini. XVI. Quasi al tempo medesimo più altri principi italiani fondarono altri collegi a Religiosi medesimi ne’ loro Stati. Il cardinale Ercole Gonzaga e poscia il duca Guglielmo li condussero a Mantova, e assegnarono ad essi annuali rendite (Donesmondi, Stor. Eccl. di Mant, t. 2, p. 269). Al duca Ottavio Farnese dovettero essi la fondazione de due collegi di Parma nel 1562, e di Piacenza nel 1584 Di questo secondo singolarmente parla a lungo il ch proposto Poggiali (Stor. di Piac. t. 10, p. 218, ec.), e qui ancora io lascerò, pel motivo poc’anzi accennato, di ripetere ciò che quell’erudito scrittore ne dice. Finalmente Emanuel Filiberto duca di Savoia appena rientrò ne suoi Stati, che tre collegi in tre diverse città fondo a Gesuiti, cioè in Mondovì, in Chamberì e in Torino. De due ultimi fa menzione Giovanni Tosi nella Vita da noi altrove accennata di quel gran principe, il quale insieme descrive quanto rapidamente si spargesse a que tempi la Compagnia di Gesù, e qual fosse di essa il concetto degli uomini: Ac sane eo tempore latissime patebant Jesuitarum sodalitates; celebre e rat id nomen, magnaque de illorum tum doctrina tum probitate in Christiana Republica omnium opinio. Atque initia quidem illorum parva, sed incrementa et accessiones maximae. Mi rum est autem, quantum in omni doctrinae eruditionisque genere brevi tempore profece vini J