Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/246

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L1FR0 tempo ebbe il nome di Congrega. La recita delle lor rime fu dapprima l occupazione de Rozzi, ma poscia si rivolsero principalmente alla poesia teatrale, nel che ottennero tanta fama, che furono spesso chiamati a Roma da Leone X, perchè vi dessero saggio del lor valore, come altrove vedremo. Le loro assemblee tenevansi comunemente ne dì festivi dopo i vespri, e così nelle lor poesie, che in tali adunanze da essi si recitavano dopo la lettura di alcun antico scrittore toscano, o latino, come nelle loro rappresentazioni domestiche, essi usavano per lo più del linguaggio e dello stil popolare, inserendovi que’ proverbii e quei motti che presso il volgo sanese e presso i rustici della campagna erano in uso Le turbolenze, dalle quali fu sconvolta Siena a que’ tempi, recarono anche a Rozzi non leggier' danno. Poichè esse furon cessate, questi cominciarono a riunirsi e a formar nuove leggi pel ristabilimento della lor Congrega. Ma appena avean essi ricuperata in qualche modo l'antica lor fama, che i Medici, temendo forse che tali assemblee non fosser dannose alla pubblica tranquillità, l’an 1568 le divietarono severamente. Quindi cessarono per tutto il corso di questo secolo non sol quelle de Rozzi, ma quelle ancora degl’ Insipidi, degli Smarriti, de’ Selvatichi, de Raccolti, e più altre che in quella città sempre abbondante di leggiadri e vivissimi ingegni erano in gran numero. Nella suddetta Storia di questa Accademia vedesi un lungo catalogo di tutte le opere de Rozzi, che o sono stampate, o conservansi manoscritte. Alla