Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/520

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5uG LIBRO p. 129). Quest«! Orazione è stata ristampata di nuovo, e unita alle Lettere del Clario dal P. ab Bacchini (Mutuine y 1700, 4°)> hisieme colf Esortazione alla concordia da lui indirizzata agli Eretici. Fu poscia il Clario eletto abate nel monastero di Pontida nella diocesi di Bergamo, indi di quello di s Maria di Cesena, e finalmente nel 1547 fatto vescovo di Foligno, la qual Chiesa egli resse felicemente, e ne promosse i vantaggi col celebrar quattro sinodi e col fomentare gli studi, radunando perciò un’accademia d’uomini dotti nel suo vescovado; ed ivi finì di vivere a 28 di maggio del i555 (a). Intervenne al concilio di Trento come abate, e poi come vescovo; ed ivi ebbe ampio campo a darvi saggio del suo sapere. E.l era egli veramente uomo dottissimo, come ben ci mostrano le molte opere da lui composte. Oltre le due mentovate poc’anzi, oltre più tomi di Omelie, di Prediche, di Orazioni diverse, delle quali si può vedere un esatto catalogo presso il P. Armellini (Bibl. bened. casin, pars 2, p. 49? cc*)j d quale ancora ragiona a lungo delle cristiane e religiose virtù di cui egli diede rarissimi esempii, egli è celebre principalmente per la correzion da lui fatta della Version volgata della sacra Scrittura, confrontandone il Testamento Vecchio cogli originali (a) Qurst‘opoc.1 por sicura, p rollò appogq:at«! n!l iicririon sepolcrali; del Ciano. Ma certo vi è c«nso errore, peroni» nell’avviso dello stampatore, premesso all'edition della Rifili.! del i’ÍV’ si parla eli lui oorac di uomo vivente: Illustrata ai Isidoro Clario uunc Episcopo Fulgía utc.