Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/577

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SECONDO 563 putì sospetto di rea credenza, fu assai caro per più anni al gran duca Cosimo I. Ma finalmente non potendo più oltre dissimulare, fuggissene nel 1574 a Basilea. La Transilvania e la, Polonia furon poscia il soggiorno di Fausto; ma in quest ultimo regno le contese ch’egli ebbe con altri eretici, e le opinioni da lui sostenute, il fecero soggiacere a diverse vicende; ed or si vide esposto al popolare tumulto, strascinato e battuto per le pubbliche vie, mentre frattanto ne veniva saccheggiata la casa, e arsi i libri; or fu costretto ad andar ramingo in diversi paesi, finchè fissatosi in un villaggio presso Cracovia, ivi morì a 3 di marzo del 1604 A me basta accennare tai cose che si posson vedere più ampiamente svolte da’ suddetti scrittori, i quali ancora ragionano delle opere di Lelio inserite nella sopraccitata Bibliotheca Fratrum Polonorum. Il Gentile, nominato poc’anzi, fu come Ariano decapitato in Berna nel i566 (Cfpriani, Di ss. de Morti bus Socinian. c. 5; Bayl, Dict), e di lui si posson vedere più copiose notizie presso gli scrittori della Storia letteraria del regno di Napoli, e singolarmente presso il marchese Spiriti (Scritt. cosent. p. 64). L Alciati sparse dapprima in Ginevra i suoi errori contro la Trinità; rifugiatosi quindi in Polonia, passò finalmente tra1 Turchi, e non si vergognò di abbracciar la loro setta, come con diversi argomenti pruova il Cipriani, ribattendo la contraria autorità del Ruuro scrittoi’ Socciniano (l. cit c. j). Compagno indivisibile delfAlciali fu Giorgio Biandrata natio di Saluzzo, il qual morì, dicesi, soffocato nel suo proprio