Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/7

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PREFAZIONE YH lo mi lusingo che non mi si possa fare il rimprovero di essermi in questo secolo allungato scrivendo, più che non conveniva. Ove mi si sono offerte fedeli guide, il che è avvenuto non rare volte, a conoscer le azioni e le vicende de più illustri scrittori, volentieri mi sono ad esse attenuto, stringendo in pochi tratti di penna ciò ch’essi aveano stesamente svolto e spiegato. Tra Finnumerabile schiera di autori italiani di ogni genere, che questo secolo ci offre, molti sono stati da me soltanto accennati, molti ancora ne ho passati sotto silenzio, rimettendo i lettori ad altre opere in cui si veggon le loro Fatiche minutamente indicate. Ma il numero degli uomini degni di special ricordanza è si grande, e tanti tra essi non hanno ancor trovato uno spositor diligente de; loro meriti, e tante e sì belle notizie non ancor avvertite mi è avvenuto di raccogliere, sì da’ libri stampati singolarmente dagli epistolografi di questo secolo, sì da moltissime lettere inedite e da altri pregevoli monumenti che la gentilezza de’ miei amici mi ha cortesemente comunicati, che, per quanto io mi fossi proposto di racchiudere in tre soli volumi il secolo XVI, ho dovuto necessariamente cambiar consiglio, e formarne quattro, i quali si verranno prontamente seguendo l'un l'altro; poiché io sono omai alla fine di questa parte della mia Storia, la (quale io vorrei che, quanto a me è costata di fatica e di studio, altrettanto soddisfacesse al desiderio e all espettazione degli eruditi.