Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/85

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PRIMO 71 / ' difficilmente si trovano in età più matura? 1 mg. ile Thou (Hist. l. 24, c. 21), poscia il Noltenio (Diss. de Olimp. Morata, p. 7, ec.) e più recentemente il Gerdesio (Specimen Ital fcf'onn. p. 29, ec.) affermano che essa ancora seguì gli errori della madre, e che in essi visse costantemente fino alla morte. Che cosa essa sentisse nell’animo, nè io il so, nè credo già che 'l sapessero i mentovati scrittori. Ma ognun vede se è verisimile che il duca di Guisa capo del partito cattolico in Francia nel tempo delle guerre civili permettesse alla sua moglie il dare esternamente prova del suo attaccamento per le opinioni di Calvino. XX. Alla protezione da Ercole Il accordata alle scienze, all' amor che per esse ebbe Renata, e che ispirò alle figlie, si aggiunse al tempo medesimo la splendida munificenza del cardinale Ippolito il giovane fratello del duca, arcivescovo egli pure di Milano, come l altro Ippolito suo zio, e innoltre secondo il costume di que’ tempi vescovo, ossia amministratore della Chiesa di Ferrara e di alcune altre in Francia. Pochi principi ebbe il secolo di cui scriviamo, che nella pompa e nella grandezza a lui si potessero paragonare. La sola sì celebre villa di Tivoli da lui fabbricata, che ancor appartiene a quella serenissima casa, e che fu allora sì vagamente descritta da Uberto Foglietta col suo opuscolo intitolato Tiburtinum Hippolyti Estii, ne è una immortale testimonianza. E nondimeno non fu questa la sola prova che’ egli ne desse. Leggansi le Orazioni funebri fatte nell’ esequie di questo gran