Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/144

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744 LIBRO che Guglielmo duca di Mantova il dichiarò suo teologo, benchè non contasse ancora ventanni di età, e il volle per alcuni anni alla sua corte. Dopo un breve soggiorno in Milano, passò nel 1575 a Venezia, e per tre anni vi lesse filosofia nel suo convento, e poscia la teologia nel 15*“S » dopo avere in quell anno stesso ricevuta la laurea nell’università di Padova. L’an 1579, benchè in età di soli 26 anni, fu eletto provinciale, e quindi nel 1585 procurator generale della sua Religione, il qual impiego costi inscio a portarsi a Roma. Nel 1588, compito il tempo della sua carica, tornò a Venezia, e si diede tutto di nuovo agli amati suoi studii. Alcune brighe domestiche gli fecero un’ altra volta intraprendere il viaggio di Roma nel 1597, e accompagnò nel 1598 a Ferrara Lionardo Mocenigo eletto vescovo di Ceneda. Tornato poscia a Venezia, fu questa il continuo soggiorno del Sarpi, che fu eletto teologo di quella Repubblica nel 1605, e fu da essa impiegato ne’ più difficili affari, "e in premio della sua attività e del suo zelo distintamente onorato, finchè venne al fin de’ suoi giorni a’ 24 di gennaio del 1623 in età di 71 anni. Così scorse in breve le principali epoche della vita del Sarpi, facciamoci a riflettere con maggior diligenza sulle scoperte da lui fatte nella filosofia e nella matematica, e cominciamo da quella parte che ci ha data occasione a favellare di lui, cioè dall’ ottica. XXXV. La contrazione e la dilatazione dell’uvea nell’occhio è uno de’ principali punti che formano la teoria della visione. Or la scoperta