Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/235

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SECONDO 835 aversi per la singolare eleganza con cui è scritta la Coltivazione toscana di Bernardo Davanzati, e il Trattato degli Ulivi di Pier Vettori. Le arti meccaniche ancora e le manifatture mi offrirebbon non pochi scrittori, e molti ancora ci si farebbono innanzi, che scrissero della caccia, della pesca e anche della cucina. Ma nè tutti cotai libri hanno relazion colle scienze, nè a me è lecito il ragionar di ogni cosa, ove non voglia condur quest’ opera a un’ eccessiva lunghezza. Qualche libro ancora videsi uscire in luce intorno al commercio, e indicherò solo l’Alitononfo di Gasparo Scu rutti reggiano, stampato in Reggio nell'an 1582, opera assai curiosa, in cui tratta ampiamente della ragione e della concordanza tra l oro e l’argento, che servirà, dice egli, tanto per provvedere agli infiniti abusi del tosare e guastar monete, quanto per regolare ogni sorta di pagamento, e ridurre anco tutto il mondo a una sola moneta (*). Mi basti dunque l aver qui accennato il gran numero di scrittori italiani de’ quali io lascio di favellare, e il cui catalogo si potrà, da chi l voglia, vedere nella citata Biblioteca dell’Haym (l. c. p. 5i)5, ec.)j e si venga per ultimo a dire di due altri generi di scrittori che più propriamente appartengono a questo luogo, cioè di que’ che presero ad illustrare la filosofia morale e la politica. (*) Oltre r Alitononfo dello Scaruffi, di cui si è parlalo nella Biblioteca modenese (t. 5, p. GS), decsi ancor rammentare la Lezione sopra le Monete, e la Notizia de Cambi di Bernardo Davanzati, che lui ono tra le prime opere di questo genere che venissero alla luce.