Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/262

Da Wikisource.

S6j LIBllO i.xk. LXX. Molti altri scrittori politici nel corso tori" Virilo ‘li questo secolo uscirono in campo. Perei oc* c^' » Per tacer di non pochi che presero a J illustrar con comenti la Politica d’Aristotele, e delle versioni che in lingua italiana ne diedero Antonio Brucioli, Bernardo Segni e Antonio Scaino, abbiamo più altre opere di questo argomento di Ciro Spontone, di Felice Figliucci f di Francesco Sansovino, di Fausto da Longiano, di Girolamo Garimberto, di Giason de Nores, di Gianfrancesco Lottini, di Francesco de’ Vieri, di Giammaria Memmo, di Paolo Paruta, di Bartolommeo Cavalcanti, di Celio Mancini, del vescovo Vida, di cui abbiamo i dialoghi De optimo Statu Civitatis, e di più altri, di alcuni de’ quali scrittori diremo altrove più lungamente, di altri non giova il far distinta menzione, ma ci basti accennarli, perchè si vegga che come in tutte le altre parti della filosofia, così in questa ancora l’Italia fu in questo secolo fecondissima di scrittori. Pochi sono tra essi che anche al presente si leggano con piacere e con frutto. Ma le scienze non giungon sì tosto alla lor perfezione; e poichè questa era stata fino a quel tempo quasi dimenticata, non è maraviglia che non fosse trattata con quella precisione e con quella chiarezza che ne più moderni scrittori si è poi veduta. Io credo nondimeno che se alcuno avesse la sofferenza di leggere attentamente i mentovati linppot (n di cote della Vagliti, da lui se. ilto 0*17 di giugno del i5oS, c alcune Letture ad esso dirette da Francesco Guicciardini e da altri (p. 37, ec.).