Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/295

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SECOXDO 3‘jJ di cognizioni avea viaggiato a Costantinopoli, pensava di rischiarare questo argomento medesimo, comentando il IX libro della Storia naturale di Plinio, che tratta de’ pesci. Celio Calcagnini, scrivendo nel 1528 a Jacopo Zieglero che allora era in Venezia, gli chiede quid moliatur Massarius in Historia Piscium (Calcagn. Op. p. 140); il che ci persuade che allora il Massari fosse in Venezia. Il Comento però da lui scritto sul detto libro di Plinio non fu stampato che nel 1537 in Basilea (*)• Assai più stesa e più assai ancora pregevole è l opera che su questo argomento abbiamo d’Ippolito Salviani di Città di Castello, stampata in Roma nel 1558, col titolo Aipiatilium A ni mal ium Ilistoria, e da lui dedicata al Cardinal Marcello Cervini, che fu poi Marcello II («), morto Ire (*) Francesco Massari qui nominato, di patria veneziano, dal Sanso vino (f^tnezi a, vd. J'rnrz. il>63, p. 586) Mi n chiamato Musei io, e fatto anche ¿.ulore ili un libro De Simplicibus afe/tu- heriiis. L ch’egli si affaticasse su questo argomento, ccl mostra la lettera ila Beato Renano premessa al Comento del Massari sul ìx libro di Plinio, e la dedica con cui d Massari stesso olire il Comento a un re Giovanili, che è proba luImeule Giovanni 111 re di Svezia. Ma nou pere che alcuna cosa ne venisse alla luce. (a) Il sig. ab Marini ha osservato (Degli Archiatri pontif'. t. 1, p. 402, ec,; t. 2, p. 3.4) che ne* molti esemplari dell'opera del Salviani da lui veduti non trovasi la lettera dedicatoria al Cardinal Marcello Cervini, riferita dal Pollidori, ma bensì un' altra a Paolo IV, con un Motu proprio di Giulio III che nomina il Salviani cittadino romano e suo medico. Sembra perciò, ch'egli avesse già fatta stampare la dedica al Cervini; ma ch essendo questi dopo il suo breve