Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/432

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io3a LIBRO ve ne ha di argomenti di ogni maniera, chirurgici, medici, anatomici, metafisici, morali, rettorici, poetici, storici, e traduzioni e edizioni di antichi autori, e comenti, ec. Ma ei fu uomo come nella condotta, così nelle sue opere capriccioso, cieco seguace e adorator di Galeno, e dato ancora alla follia dell’astrologia giudiciaria, e alla superstizione. Alcune cose nondimeno degne in esse di lode osserva M. Portal (l.c.p. 380), il quale non so onde abbia tratto che il Biondo fu in Francia, e trattennesi qualche tempo in Parigi e in Montpellier. Alcune opere anatomiche e chirurgiche di Michele Gavasseti, come lo appella M. Portal (t 2, p. 90), o Gavasseri, come lo dice il Lipenio (Bibl. medica, p. 17, ec.), natio di Novellara, si hanno alle stampe, che da’suddetti scrittori si annoverano. Il primo di essi avea asserito ch’ei fu professore in Padova. Ma egli stesso coll autorità del Morgagni si è ritrattato, affermando (t. 6, par. 2, Suppl p. 13) ch’ei vi esercitò solamente la medicina. Un intero trattato di Chirurgia diviso in tre libri pubblicò nel 1588 Leonardo Fioravanti di patria bolognese, di cui non parla con molta lode M. Portal (t. 2, p. 102). Più pregevol di molto è quello di Andrea della Croce professore di chirurgia in Venezia, di cui dà un assai favorevole estratto lo stesso M. Portal (ib. p. 4l)> presso il quale si possono ancor vedere accennate le opere di Giampietro Passero (ib. p. 121), di Benedetto Boselli, amendue bergamaschi (t. 6, par. 2, Suppl. p.ìi6)j di Giambatista Zapata (t. 2, p. 159), d’Ippolito Boschi ferrarese (ib. p. 162;