Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/500

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II00 LIBRO i XX. Fra i professori finor nominati, alcuni, come si e detto, uscirono dall'Italia, ed agli stranieri fecer conoscer il lor valore nella giurisprudenza. Ma alcuni altri debbonsi ad essi aggiugnere, i quali parimenti in Frància, in All emagiia ed altrove saliron le cattedre, e ottennero e a loro stessi e alla comun loro patria non poco nome. Ansuino Medici, che da Marco Mantova scrittor di que’ tempi dicesi fiorentino (Epitome n. 43), dal Facciolati, non so su qual fondamento, vien detto da Camerino (Fasti, pars 3, p. 446), dal Mantova stesso è lodato come elegantissimo giureconsulto, e nella greca e nella latina letteratura dottissimo. Fu professore dapprima in Bourges, indi in Padova, in Bologna e in Pisa, e morì in età giovanile in Firenze. Mentre egli era in Padova, venne un giorno a contesa con Giulio Oradino perugino, che fu poi nel 1562 vescovo della sua patria, e la contesa di questi due legisti oltrepassò di troppo i termini delle leggi. Jeri, scrive il Bonfadio a* 2 \ di novembre del 1543 (Lett. p. 63, ec.), i due annoverarsi ancora G.nmpietro Sordi di onlica e nobil famiglia di Casal Monferrato, ma ori onda da Crescentino. Il suo sapere lo condusse all’ onorevol carica di presidente del senato di Mantova; c abbiamo le decisioni da Ini in tal occasion pubblicate, c stampate primieramente in Venezia nel i^cp, c poscia più altre volte, olire tre tomi di Consigli stamp iti a Torino e in Venezia del i58q, e qualcli1 altro 't rattato. Di questo e di più altri illustri personaggi della stessa famiglia si può vedere la genealogia della medesima nggmnta alla Vita del B. Giovanni Sordi, composta dal conte D. Francesco Sordi, e stampata in Cesena uel 1765.