Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/538

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I:38 LIBRO Jacopo Pozzo oriondo d'Alessandria, ma in..lo in Nizza di Provenza, dopo essere stato auditore del Cardinal Pietro Accolti, sostenne il medesimo impiego nella ruota romana. Giulio III gli conferì l arcivescovado di Bari, e lo scrisse al ruolo de’ cardinali, nella qual dignità il profondo sapere e la singolar probità di cui era dotato, fece che gli venissero commessi i più gravi affari, e che fosse ancor destinato da Pio IV presidente al concilio di Trento. Ma le infermità a cui era soggetto, non gli permisero di colà trasferirsi j anzi egli morì prima che si desse fine al concilio, cioè a 26 di aprile del 1563. Egli diede pruova del suo ottimo discernimento nello sceglier a suo secretario il celebre Latino Latini, di cui diremo più sotto, e la prima parte delle lettere di questo dotto scrittore son quelle ch’ egli scrisse in nome del Cardinal suo padrone. Più opere a illustrazione del Diritto canonico e del civile furon da lui pubblicate, che si annoverano da’ compilatori delle Biblioteche legali j e si rendè degnissimo del breve ma magnifico elogio che gli fu posto nell’iscrizion sepolcrale in s Maria sopra Minerva, come ad uomo qui summam I. V, scientiam ita cum summa probitate conjunxit, ut unus Reipublicae constituendae, disciplinaeque veteris revocandae praecipuus author votis bonorum expeteretur. Domenico Toschi per ultimo a questa scienza fu debitore del salir ch' egli fece da basso stato al grado di cardinale (a). (a) Il Cardinal Toschi scrisse egli medesimo la sua Vita, ch è stata pubblicata! dal co. i'accoli, e da essa