Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/633

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TERZO 1785 tutte queste poesie grande è l’eleganza e la grazia per cui l’ Alamanni è a ragione additato come uno de’ migliori poeti, e avea in ciò sortita sì felice disposizione dalla natura, che anche all’improvviso dettava sonetti e stanze con ammirabile felicità. Assai maggior fama però gli ha ottenuta la sua Coltivazione, stampata la prima volta magnificamente in Parigi da Roberto Stefano nel 1546, poema in versi sciolti, a cui ha pochi uguali la nostra lingua. Ei volle ancora provarsi a scriver poemi di maggior mole, e pubblicò nel 1548 quello intitolato Girone il Cortese tratto dal romanzo francese che ha il medesimo titolo, e lasciò a Battista suo figlio l’A varchile, ossia un altro poema sull’assedio di Bourges, detta da alcuni in latino Avaricum, nella quale egli prese principalmente a imitare e quasi a copiare l’Iliade. Ma benchè egli usasse di ogni possibile sforzo per serbare in questi poemi le più minute leggi ad essi di Giusto de’ Conti colle Rime di alcuni altri poeti antichi. Non vuoisi poi ommettere che presso il signor Michele Colombo in Padova conservasi una copia di questo ultimo libro colla data del i58q, e che confrontando, com'egli diligentemente ha fatto, quella copia con un’altra del i5c)5, vedesi chiaramente che il Corbinelli avea fatto cominciar la stampa del libro fin dal che nel i58q essa era già ultimala, ma che non essendone ei soddisfatto, la soppresse con intenzione di farne un'altra migliore; ma di'ci poscia non esegui, se non in picciola parte, il suo disegno, perciocché, trattone il frontespizio, e qualche foglio cambiato, nel rimanente 1’ una edizione coll1 altra combina perfettamente. Tiràboschi, yol. XII. 4°