Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/732

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l884 LIBRO maximi is in acdibus Aloj sii Comelii. Si libile rii quaternas horas perdere, huc accedito, La lettera non ha data, ma da parecchi indicii raccogliesi ch’ella fu scritta circa il 1556, nel qual anno, come si è detto, fu quella tragedia stampata in Padova. Quel Luigi Cornaro che qui è mentovato, fu, a mio credere, il famoso panegirista della sobrietà, di cui altrove abbiam detto. E fu questa tragedia medesima che venne poi recitata con somma pompa nel i5(>5 in Vicenza, colla qual occasione que’ cittadini dal famoso loro architetto Palladio fecero costruire un magnifico teatro di legno nel palazzo della Ragione (Temanza, Vita del Pallad. p. 17). Di questa tragedia accenna il conte. Mazzucchelli i favorevoli giudizi che han dato diversi scrittori, benchè pure alcuni l’abbiano in qualche parte ripresa. Ei si accinse ancora a tradurre YEneide in ottava rima, e il primo libro ne pubblicò in Padova nel 1564 Anzi due lettere dall’Anguillara scritte a Francesco Bolognetti da Roma ai’ 22 di maggio e a’ 22 di giugno dell’an 1566 (Anecd. rom. t. 1,p. 407), ci pruovano che anche il secondo libro aveane egli tradotto’, e che volendo egli accingersi a un nuovo poema, il Cardinal di Trento gli avea comandato di finire il Virgilio: et mi ha detto di volermi assegnare il vitto per me, e per un servitore in vita mia... spero di finirlo in due anni. Ma nulla più se ne vide, e forse l’Anguillara, sapendo che il Caro avea intrapreso un somigliante lavoro (V. Caro, Lettere, t. 2, lett 222), non volle continuarlo, ovvero non veggendosi dal Cardinal favorito' quanto sperava,