Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/802

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1954 LIBRO Ferrante II Gonzaga, copiate dagli originali che se ne conservano nell’ archivio di Guastalla in una delle quali de’ 10 di luglio del 1599 manda al secondo un suo componimento poetico intitolato La Psiche. Da esse ancora raccogliesi ch’ egli era uno dei primi dell’Accademia degl’Invaghiti di Mantova, e che circa il 1603 e 1604 soggiornava in Venezia, incaricato degli affari di D. Ferrante, di cui pure ho lettere all Udine de 20 dicembre dell an 1707, in cui il ringrazia della terza edizione della suddetta versione in quell' anno stampata, e da lui mandatagli in dono. L’ultimo traduttor dell Eneide di questo secolo fu Teodoro Angelucci da noi mentovato già tra' filosofi, che ridussela con eleganza in versi sciolti. Essa però non fu stampata che nel 1649, e vuolsi da alcuni ch’ ella fosse veramente opera del P. Ignazio Angelucci gesuita di lui fratello, che la pubblicasse sotto il nome di Teodoro (Mazzucch. Scritt it. t 1, par. 2, p. 770) (a). Lasciamo (a) Fra’ più felici traduttori dell Eneide di Virgilio deesi annoverare Alessandro Guarnello romano, che la ridusse in ottava rima. Prima il primo, poi il secondo libro ne furono separatamente più volte stampati in Roma e altrove dopo la metà del secolo xvi, delle quali edizioni si può vedere la Biblioteca de Volgarizzatori del P. Paitoni (t. 4, p. 199, ec.). Gli altri libri non furono stampati, e l’originale di tutta la traduzione conservasi in Roma nella biblioteca de’ PP. Bernabiti a S. Carlo do’ Catinari; e vi si vede aggiunta l approvazion della stampa del vicegerente di Roma, ove dimorava il Guarnello segretario del cardinal Alessandro I- arnese, a cui