Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/303

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TERZO 2 2G5 pila è opera questa che anche al presente si può leggere con piacere e con frutto da chi è persuaso che f armonia dello stile si apprenda più da’ precetti che dagli esempj; ed ella è scritta in uno stile assai colto e puro. Egli tradusse ancora non infelicemente in verso alcuni Salmi di Davide, la qual versione va aggiunta all’opera poc’anzi lodata. XX11I. Due altri gramatici bresciani e le opere loro rammenta con lode il Cardinal Querini, cioè Paolo Soardi e Agostino Saturnio Lazzaroni nato in Ducano nella Valcamonica (l. cit. p. 3i, 3.{ y cc.). Ma noi che non possiamo occuparci nel ricercare di tutti gli scrittori di tale argomento, passiamo invece a dire di alcuni altri, i cui nomi son rimasti; ’ titolo di professor d’eloquenza, dee nondimeno piuttosto aver luogo tra’ gramatici, perchè non occupossi comunemente che in fare annotazioni gramaticali agli antichi scrittori. Ei fu Battista Pio di patria bolognese, di cui più diligentemente di tutti ha scritto l’eruditissimo dottor Sassi (Hist. tj’pogr. Medi oh p. 43 li ec-)* (n)L’AIidosi par che fissi il principio della cattedra di rettorica e di poesia da lui sostenuta in Bologna all’anno x(Dott. bologn. di (a) Più esatte notizie intorno al Pio e alle opere da lui composte si posson ora vedere nel diligente articolo che ce ne ha dato il sig. conte. Giovanni Fan tu zzi (Scritt. bologn. t. 7, p. 3i). Il soggiorno in Bergamo del Pio dee stabilirsi dall’anno 1505 al 1507, come ha provato il sig. canonico Ricci nella Vita del Rapicio poc’anzi citata. c di uno primieramente