Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/131

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punto ut) de’ Casinesi, quella di Fiesole de’ Canonici regolari trasportata essa pure alla Laurenziana, e quella di S. Marco de’ Domenicani della stretta osservanza. Delle biblioteche medesime fa menzione anche il P. Montfaucon (Mus. italic. p. 35 a), il quale innoltre rammenta quella di Santa Maria degli Angioli de’ Camaldolesi, il museo Gaddi copiosissimo di medaglie, di statue e d1 altri bei monumenti d1 antichità, le molte iscrizioni raccolte nella villa Riccardi, e quelle adunate da’ marchesi Niccolini e da altri nobili fiorentini; perchè, egli dice, niuna città, dopo Roma, è sì abbondante di antichità d’ogni genere come Firenze. Il museo Gaddi era stato singolarmente raccolto dal senator Niccolò nato nel 1531, il quale per tal modo lo arricchì di antichi monumenti d’ogni maniera , che dopo quello de’ Medici non v era in Toscana il più ricco. Avea egli innoltre formato un orto botanico fornito de’ più rari semplici d’ogni parte d’Europa, e per ultimo di molto egli accrebbe la libreria da’ suoi maggiori raccolta, e che è stata poscia unita alla Laurenziana, intorno a che veggasi la prefazione dal ch. sig. cancelliere Bandini premessa al IV tomo del Catalogo de’ codici latini di questa insigne biblioteca. Il Mabillon ne nomina un’altra assai celebre (l. cit. p. 192), di cui il Montfaucon non fa motto, cioè quella del canonico Strozzi clic era in Firenze ministro del re di Francia. E ad esse può aggiugnersi quella di S. Spirito degli Agostiniani, a quel convento lasciata dal P. Leonardo Coqueo francese confessore della gran duchessa Cristina di Lorena (V. cl. Venet Epist. ad Magli ab. t. 1, p. 20),