Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/139

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PRIMO | i-j (l. eie. p. io)- Nondimeno lo Spoi», eia* ave.» non molti anni prima veduta quella città , rammenta come degno d’essere osservato il museo del canonico Ferri (Voyages, t. 1 p. 34)• E innoltre abbiamo nella Pinacoteca dell1 Eritreo 1’elogio di Demetrio Canevari nobile genovese (pars 3, n. 56) e medico, la qual professione egli esercitò prima in Genova, e poscia per 40 anni in Roma con sì felice successo, che e pontefici e cardinali ed uomini di qualunque stato volean essere da lui curali (a). La descrizione eli1 egli ci fa della particolar parsimonia con cui egli vivea, la quale anzi potrebbe chiamarsi sordida avarizia, appena ci permetterebbe di credere che un uomo tale potesse pensare a formare un’insigne biblioteca. Ma questo era il solo oggetto in cui egli era portato a profonder tesori. Mentre di altro non si cibava che di un po’ di brodo, di scarso pane e di un pezzo di carne che una vecchia portavagli, e ch’egli con una fune si traeva per una finestra in casa , andava raccogliendo grandissima copia di libri con idea di formare una biblioteca in Genova 5 e a tal fine ordinò nel suo testamento che a colui che dovea avere la cura di tenerla ordinata e pulita , si pagassero ogni anno dugento scudi. Ma non pare che tali disposizioni avessero il loro effetto. L’Eritreo e il P. Oldoiiii (Allieti. UgusC. p. i5o) annoverali diverse opere filosofiche e mediche (<7) Il Cane vari fu protomedico di Libano VII , e 1 aliate Marini ne ha pubblicata l’bcriziou sepolcrali; (degli Archiatri potili/’, t. 1, p. 4%/-