Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/141

Da Wikisource.

primo iaij vicario generale. Passò in Ventimiglia gli ultimi anni della sua vita, e vi ebbe anche 1 impiego eli vicario dell1 Inquisizione j e dopo avere ivi fissata e accresciuta la sua biblioteca, ivi pure morì a’ 23 di febbraio del 1681, in età di 74 anni. Nelle molte opere da lui composte non volle che fosse segnato il suo nome, ma amò di pubblicarle sotto nomi finti a capriccio. Egli fu uno de’ più caldi sostenitori del Marini contro lo Stigliani, e in diversi libri in tal occasione da lui composti or s’intitolò Masotto Galistoni, or Carlo Galistoni, ora Scipio Galerano, ora Sapricio Saprici. Diverse altre opere di diversi argomenti, ma tutte scritte capricciosamente e in uno stil tutto suo, diede egli in luce, che si riferiscono dal co. Mazzucclielli. * Due son quelle che più propriamente debbon qui essere accennate. La prima è la Biblioteca Aprosiana, stampata in Bologna nel 1673 sotto il nome di Cornelio Aspasio Antivigilmi, in cui dopo avere narrate diverse particolarità della sua vita, passa a darci il catalogo di quegli autori che di qualche libro gli aveano fatto dono, aggiugnendo ancora alcune notizie della lor vita e de’" loro studi. Non è però compiuto questo catalogo, e abbraccia solo le prime tre lettere dell’alfabeto. Così imperfetto nondimeno, come esso è, contiene notizie letterarie molto pregevoli, e che leggerebbonsi ancora con maggior piacere, se l’autore tenesse un ordin migliore, e se non andasse qua e là saltellando con digressioni non sempre utili e sempre noiose. L’altra con titolo al par degli altri stravagante è intitolata: La Visiera alzata, Hceatostc Tiradoschi, Voi XIV. 9