Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/241

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SECONDO 22(^ erudizione di cui, secondo que’ tempi, egli era fornito. In latino ne abbiamo le Istituzioni politiche e le economiche tratte dalla sacra Scrittura , e f ampia opera assai stimata fra’ dotti De Republica Hebraeorum: delle quali opere e delf autor loro, che finì di vivere in Roma a’ 4 di febbraio del 1655, si può vedere il Sotuello (lì ibi. Script. Soc. Jesu, p. 504, ec.). XXIX. Poniam fine alla serie degli scrittori sacri col ragionar di uno che in tutti i generi delf erudizione ecclesiastica ci diede moltissime opere, le quali, benchè sieno or poco lette, e benchè abbian molti difetti, son nondimeno una chiara ripruova della vasta dottrina del loro autore. Parlo del celebre gesuita Teofilo Rainaudo, il cui nome sarebbe assai più glorioso ne’ fasti della letteratura , se avesse voluto ristringersi a minor numero di opere, e se avesse saputo frenare la sua troppo focosa indole e il troppo esuberante suo ingegno. Oltre gli scrittori gesuiti, ne ha stesa la Vita il P. Niceron (Mém, des Homm. ill. t. 26, p. 248). Ma assai più esatto è l’articolo che ce ne ha dato 1" abate Joly (Remarq. sur Bayle, t. 2, p. 65o ’, valendosi delle memorie che ne aveva raccolte il gesuita Oudin per formarne una nuova Biblioteca degli Scrittori del suo Ordine. Benchè quasi tutta la sua vita ei menasse in Francia. noi abbiamo però diritto ad annoverarlo tra’ nostri, perciocchè egli era italiano di patria , cioè nato in Sospello nella contea di Nizza a’ 15 di novembre del 1583. Essendo stato mandato nel 1.399 a studiar la filosofia in Avignone, entrò ivi tra’ Gesuiti a’ 24 di novembre del 1602